Il 26 maggio di un secolo fa nasceva Mike Bongiorno , che oggi avrebbe compiuto 100 anni, morto a causa di un infarto l'8 settembre 2009 in una suite dell'hotel Metropole di Montecarlo, dove si trovava per una breve vacanza con la moglie Daniela Zuccoli, con cui è stato insieme 39 anni e dalla quale aveva avuto tre figli, Michele, Nicolò e Leonardo.

Indimenticabile il suo "Allegria!", conduttore, autore, partigiano, intrattenitore, scrittore, scalatore, imprenditore, ha fatto la storia della tv italiana, prima sulla Rai poi su Mediaset, che ha contribuito a inventare e rivoluzionare: il re del tele- quiz, che ha tenuto a battesimo la tv italiana, è stato premiato venti volte con il Telegatto, ha presentato undici festival di Sanremo, a partire dal '63 e fino al '97 (quando formò la strana coppia con Piero Chiambretti).

Nonostante la lunga carriera a Mediaset, i 25 anni in Rai sono rimasti un filo ininterrotto. Mike c'era da sempre. Prima, importando dagli Stati Uniti il ​​quiz televisivo. Poi, dando vita a un format innovativo. Quanto è morto, si preparava a un nuovo debutto: quello con il quiz Riskytutto su Sky, dove era approdato dopo la scadenza del contratto con Mediaset. E dove aveva conosciuto una seconda giovinezza al fianco di Fiorello: prima negli spot tv, poi con le incursioni nei suoi show.

Se Mediaset, per celebrare i 100 anni di Mike, dal 7 maggio ha ripristinato nel preserale La Ruota della Fortuna, affidata a Gerry Scotti, volto di punta di Cologno Monzese, la Rai ha scelto Torino per le riprese una fiction dedicata a Bongiorno, la città in cui il conduttore si trasferisce da bambino. Nei panni del protagonista tanto amato due attori: Elia Nuzzolo da adolescente e Claudio Gioè da adulto. La serie in quattro episodi si chiamerà "Mike", per la regia di Giuseppe Bonito.

Michael Nicholas Salvatore Bongiorno nasce a New York il 26 maggio del 1924. Mamma torinese, padre italoamericano, si trasferisce in Italia da bambino, studia in un liceo di Torino e collabora giovanissimo alle pagine sportive della Stampa.

Durante la seconda guerra mondiale si unisce alle formazioni partigiane: parla l'inglese, perfetto come staffetta per comunicare con gli alleati. Catturato dai nazisti, trascorre sette mesi nel carcere di San Vittore (vicino di cella di Indro Montanelli), in seguito viene trasferito prima nel campo di concentramento di Bolzano poi in quello di Mauthausen. Si salva grazie a uno scambio di prigionieri.

Dopo essere rientrato per un periodo a New York, torna in Italia, definitivamente, nel 1953, chiamato a lavorare alla neonata televisione. E inaugura il primo giorno di trasmissioni, il 3 gennaio del 1954, con il programma Arrivi e partenze.

A decretare il suo successo è Lascia o raddoppia? (1955). Il riscontro di pubblico va al di là di ogni previsione. Chi non possiede una tv in casa si incontra nei bar, il quiz diventa un momento di aggregazione popolare, quando il programma va in onda le sale cinematografiche chiudono i battenti.

Da quel momento ogni suo programma è un trionfo. Da Campanile sera (1960) a Caccia al numero (1972), da La fiera dei sogni (1963-1965) a Giochi in famiglia (1966-1967), da Ieri e oggi (1976) a Scommettiamo (1977) a Flash (1980). Con Rischiatutto (1970-1974) - uno dei programmi più importanti di Mike - per la prima volta vengono introdotti in tv l'elettronica e gli effetti speciali. Nasce la figura della "valletta parlante", Sabina Ciuffini.

Foto: ilnapolista.it