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Prima seduta di chemioterapia fatale per un 59enne tarantino, sottufficiale della Marina Militare, morto il 20 gennaio scorso nell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
Francesco Sebastio era stato sottoposto al trattamento chemioterapico per curare il linfoma di Hodking da cui era stato colpito ma il giorno dopo la prima seduta (il 30 dicembre) e dopo essere tornato a casa ha avvertito alcuni malesseri: febbre, glicemia alta e pressione bassa. Quindi il ricovero in ospedale ma la situazione è precipitata e l’uomo è stato portato in rianimazione e poi sottoposto a un intervento chirurgico per rimuovere un ematoma.
Il 20 gennaio ha subito due arresti cardiaci ed è deceduto. Ora la famiglia vuole vederci chiaro e ha presentato un esposto, assistita dagli avvocati Lisa Blumetti e Alessandro Alessandrini Marrino. Il pm della Procura di Lecce, Alessandro Prontera, ha aperto un fascicolo e undici medici dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce risultano indagati.