Stava tornando a casa a piedi in piena notte, dopo aver litigato con il fidanzato, quando è stata travolta e uccisa da una Audi S3 guidata da un 23enne.

La vita di Miriam Ciobanu, studentessa di 22 anni, appassionata di libri e di viaggi, si è spenta alle 4.30 del mattino, a Paderno del Grappa (Treviso).

Un impatto violentissimo. La giovane è finita prima sul cofano, poi sul parabrezza, sfondandolo, e venendo catapultata molti metri in avanti. Quando sono arrivati i medici del 118 non hanno potuto che costatarne la morte. L'automobilista, che stava rientrando a casa dopo aver trascorso la serata ad una festa, è rimasto ferito e in stato di shock. Avrebbe detto di essersela trovata all'improvviso sulla carreggiata. Portato in ospedale per le prime cure e gli accertamenti sul suo stato psico-fisico, il 23enne alla guida dell’Audi, è risultato positivo all'alcol, con un tasso molto superiore al consentito, e agli stupefacenti.

Secondo quanto finora accertato, Miriam era a casa del suo fidanzato quando tra i due sarebbe scoppiato un litigio e lei avrebbe così deciso di andarsene, tornando a casa a casa a piedi, lungo la provinciale 20.

Come riporta il Corriere della Sera, solo la mattina il fidanzato ha saputo dal padre della ragazza cos’era successo. E ora teme la gogna partita sui social: “Ho ricevuto minacce di morte: c’è chi dà la colpa a me per ciò che è accaduto”. Adriana, la madre della ragazza, invece sorprende tutti quando dice “perdono chi ha ucciso mia figlia”. Ragiona con lucidità: “Vivere nell’odio, covando rancore, non riporterebbe indietro la mia “tata”. In fondo quel ragazzo la sua vita se l’è già rovinata con le sue stesse mani”.