Nel sangue di Samantha Migliore c’era “un notevole quantitativo di silicone”. Questo il primo esito dell’autopsia sul corpo della 35enne morta il 21 aprile a Maranello dopo un trattamento estetico in casa.

"Ritengo che con l'esame di oggi - commenta l'avvocato Pizzi, che rappresenta il marito della 35enne e che ha nominato come consulente di parte il professor Arnaldo Migliorini - si sia accertata la responsabilità della morte".

Ora le analisi proseguiranno e le conclusioni saranno depositate in 90 giorni. Dai primi esiti sembrerebbe che il silicone sia stato iniettato in un vaso sanguigno. L'inchiesta aperta dalla Procura di Modena è per esercizio abusivo della professione, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato e vede indagata una 50enne di origine brasiliana, organizzatrice di eventi, e che avrebbe fatto a Samantha l'iniezione al seno per poi darsi alla fuga. La donna si è poi costituita a Cento, in provincia di Ferrara.