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"Mia figlia era andata in questo ristorante vicino casa, a 5 minuti, e poco dopo le 2 mi ha scritto che si era fermata a prendere le sigarette e sarebbe tornata a casa. La voce era tranquilla. Ma poi non la vedevo tornare. La chiamavo ma il telefono le si era scaricato e ho chiamato Valerio, l’unico che conoscevo bene. Neanche lui rispondeva e mi sono preoccupata. Sono uscita nella notte per Fonte Nuova a cercarla, fino all’arrivo in via Nomentana. Ho visto la macchina ribaltata e la mia Flavia lì".
La madre di Flavia Troisi, la 17enne morta nell'incidente avvenuto a Roma, Fonte Nuova, nella notte fra venerdì e sabato, ripercorre gli istanti prima della morte dei cinque ragazzi che percorrevano via Nomentana in auto. "Era una ragazza con la testa sulle spalle: una sera era uscita e si era accorta che chi guidava aveva bevuto, mi ha subito chiamata e si è fatta venire a prendere da me. Poi guidava Valerio, un ragazzo d’oro. Si conoscevano da sempre", afferma.
"Per i funerali va bene qualsiasi cosa che vorranno fare le altre famiglie. Per me sarebbe bello insieme. Domani parleremo con il parroco, don Pedro. Va bene sia in chiesa, che allo stadio del Tor Lupara", ha dichiarato la madre della giovane. La Fiat 500 sulla quale viaggiavano i sei ragazzi ha terminato la propria corsa su un palo della luce, uccidendo cinque di loro. L'unico sopravvissuto si trova in ospedale, fuori pericolo.
Dalle indagini e dall'acquisizione delle telecamere pare che i giovani viaggiassero a una velocità di circa 100 km/h, molto oltre il limite di velocità consentito in quel tratto di strada.