È stato aperto un fascicolo, al momento senza indagati, con lo scopo di far luce sulla morte di Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria trovata morta nel pomeriggio della scorsa domenica, 14 gennaio, nelle acque del fiume Lambro.

Chiesta l'archiviazione del caso: LEGGI

La Procura di Lodi, come informa TgCom 24, intende chiarire se il caos mediatico di cui è diventata protagonista abbia influito sul suo drammatico gesto.

La donna era balzata agli onori della cronaca per la risposta a una recensione in cui un cliente si era lamentato del fatto di essere stato fatto sedere vicino a dei gay e a un disabile.

Qualche giorno dopo era stata messa in discussione la veridicità di quella recensione e Pederetti, lo scorso sabato, è stata ascoltata dai Carabinieri sul caso come persona informata sui fatti. Da una prima ricostruzione, la donna non avrebbe avuto problemi economici e quindi non le serviva pubblicità.

Lo chef Lorenzo Biagiarelli e la compagna selvaggia Lucarelli erano stati tra i primi a dubitare di quella recensione e nella giornata di ieri, 16 gennaio, la figlia della ristoratrice ha attaccato l’opinionista affermando di aver “massacrato in modo mediatico” la madre: “L’accanirsi è pericoloso”, ha scritto la ragazzaIntanto nei prossimi giorni verranno eseguiti l’autopsia e gli esami tossicologici sul corpo di Giovanna Pedretti.

“Niente fiori e oggetti davanti alle vetrine” è il cartello sulla saracinesca della pizzeria, chiusa per lutto.