Era detto "Binnu 'u Tratturi" (Il Trattore) per la spietatezza e la violenza che fin da quando era giovane contraddistinsero le sue azioni criminali.

Bernardo Provenzano, uno fra i più spietati boss di Cosa Nostra, è morto all'Ospedale San Paolo di Milano, sconfitto a 83 anni dal tumore alla vescica di cui era malato da diverso tempo.

Era detenuto in regime di 41 bis nel carcere di Opera, dopo che l'11 aprile 2006 era stato arrestato al termine di una latitanza lunga 43 anni. Quando gli agenti della squadra mobile di Palermo lo avevano scovato viveva in un casolare nelle campagne di Corleone, paese simbolo dell'ascesa del gruppo criminale di cui faceva parte e alla cui guida stava il Capo dei Capi Totò Riina.

Negli anni '80, Provenzano e compagni avviarono una vera e propria guerra di mafia contro i boss rivali intraprendendo una scalata delle gerarchie mafiose fino a conquistare il dominio su Palermo.