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A pochi giorni dalla ripresa della scuola e a seguito della morte di uno studente durante uno stage, l'Unione Degli Studenti lancia attivazioni in tutto il paese e convoca lo sciopero studentesco il 18 novembre: lo rende noto l'organizzazione studentesca, ricordando il caso dello studente Giuliano De Seta, morto il 16 settembre scorso schiacciato da una lastra di metallo mentre stava svolgendo un percorso di alternanza scuola lavoro in una fabbrica in provincia di Venezia.
"È il terzo caso in meno di un anno in cui questo modello di scuola uccide uno studente - afferma Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell'Unione Degli Studenti - senza nessun intervento da parte della politica che continua a non tutelare i lavoratori sul posto di lavoro e ad ignorare la proposta di abolizione dell'alternanza scuola lavoro che da mesi viene portata nelle piazze studentesche".
"Come Unione Degli Studenti abbiamo lanciato una settimana di mobilitazione in tutta Italia, da Milano a Napoli, passando per Genova e Perugia - continua Alice Beccari, responsabile della comunicazione - per ribadire che episodi come questo non sono più accettabili, che l'alternanza scuola lavoro deve essere abolita, a favore dell'istruzione integrata che si svolga fuori dalle catene di produzione, con una cambiamento della didattica tutta".
"Nei prossimi giorni, a partire dal 23 settembre con le piazze di Fridays for future continueremo a mobilitarci in tante altre piazze per ogni vittima innocente, contro questo sistema colpevole - continuano gli studenti - Il 18 novembre saremo nelle piazze di tutti il paese per lo sciopero studentesco nazionale: rivendichiamo l'abolizione dei PCTO e di ogni forma di alternanza scuola lavoro e una riforma dell'intero sistema scolastico".
"Noi le proposte le portiamo avanti da tempo - conclude Chiesa - e sono riassunte nel manifesto della scuola pubblica che abbiamo pubblicato mesi fa: quanto ci vuole perché la politica ci ascolti?".