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È' morto a Brescia l'industriale Giuseppe Soffiantini. Aveva compiuto 83 anni il 6 marzo scorso. Il 17 giugno 1997 Soffiantini fu rapito nella sua abitazione di Manerbio dall'Anonima Sequestri e rimase nelle mani di banditi per 237 giorni fino al 9 febbraio 1998. Venne liberato ad Impruneta, in provincia di Firenze, dopo il pagamento di un riscatto di cinque miliardi di lire.
Il sequestro Soffiantini è una delle vicende più clamorose legate all'Anonima Sequestri nel Nord Italia. Nel corso di un blitz della polizia per liberare il sequestrato l'ispettore dei Nocs Daniele Donatoni rimase ucciso in un conflitto a fuoco con la banda che lo teneva ostaggio.
Ad organizzare il sequestro furono Mario Moro, pastore sardo, e Pietro Raimondi, di Manerbio, che si erano conosciuti in carcere dando vita a un sodalizio criminale. L’ostaggio, poi, venne ceduto a un altro gruppo di banditi capeggiati da Attilio Cubeddu e Giovanni Farina e trasferito in Toscana, dove avrebbe trascorso tutto il periodo della prigionia.
Le modalità del sequestro furono particolarmente brutali. L'industriale, che soffriva di problemi di salute, subì anche il taglio di parti di entrambe le orecchie che vennero inviate ai familiari.
Per la liberazione di Soffiantini furono pagati 4 miliardi in dollari americani ma successivamente le indagini portarono all’arresto di quasi tutta la banda. Giovanni Farina venne catturato in Australia mentre Attilio Cubeddu è tutt'oggi latitante. Cubeddu è stato inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi al mondo,
Nel 2012 il procuratore Domenico Fiordalisi ha riaperto le indagini sul latitante Cubeddu, convinto che in realtà non sia morto e si nasconda insieme alla famiglia nel suo territorio, l'Ogliastra, protetto da molti fiancheggiatori.