Naufragio all'alba al largo di Steccato di Cutro, a una ventina di chilometri da Crotone. Un barcone stracolmo di migranti si è infatti spezzato in due a causa delle condizioni del mare. A quanto apprende l'Adnkronos, sarebbe di 43 morti e 80 sopravvissuti il bilancio provvisorio della tragedia. La Guardia Costiera, da questa notte impegnata lungo le coste, ha recuperato due uomini in stato di ipotermia e il corpo privo di vita di un bambino.

Decine i dispersi. L'imbarcazione - su cui viaggiavano migranti in arrivo da Iran, Afghanistan e Pakistan - sarebbe finita contro gli scogli a causa del mare agitato. Secondo quanto riferisce all'Adnkronos il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, sull'imbarcazione viaggiavano circa 180 persone. "Affronteremo anche il problema di dove sistemare le salme – riferisce il sindaco -, Crotone era già in sofferenza, ma ci organizzeremo, anche nei vari paesi. Ci vuole solidarietà anche in questo".

Nell'area - dove il mare è forza 3-4 - sono attivi fra l'altro due motovedette e un elicottero della Guardia Costiera. Secondo le fonti i migranti "non hanno fatto in tempo a chiedere aiuto" e alcuni dei sopravvissuti avrebbero raggiunto la costa con i propri mezzi.

Al momento sono state recuperate un totale di 80 persone vive, alcune delle quali sono riuscite a raggiungere la riva dopo il naufragio, e sono 43 i cadaveri trovati lungo il litorale. Le ricerche proseguiranno nelle prossime ore anche con l’impiego di un team di sub della Guardia Costiera di Messina, e con mezzi aeronavali delle forze di Polizia che opereranno sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Reggio Calabria.

Anche la Croce Rossa Italiana, Comitato di Crotone, è intervenuta a Cutro questa mattina allertata dalla Prefettura con ambulanze e mezzi. Oltre 20 volontari, soccorritori e logisti stanno dando supporto per il recupero dei superstiti tra cui ci sono adulti, nuclei familiari e bambini, e per il recupero delle vittime. "È una notizia drammatica - ha commentato Rosario Valastro, Presidente della CRI - un brutto risveglio che dovrebbe destare la comunità tutta affinché simili tragedie non accadano. La CRI ha attivato inoltre il Servizio Psicosociale (SEP) e il Restoring Family Links (RFL).

"E' qualcosa che non si vorrebbe mai vedere. Il mare continua a restituire corpi. Tra le vittime ci sono donne e bambini", spiega all'Adnkronos Antonio Ceraso sindaco di Cutro, il comune del crotonese dove è avvenuto il naufragio. L'imbarcazione a causa del mare in tempesta si è spezzata e come racconta il sindaco "si vedono i resti del barcone su 200-300 metri di costa".