I medici hanno fatto tutto il possibile per strapparlo alla morte. Ma Michele, bimbo di appena due anni è morto in ospedale, dopo cinque giorni di agonia. Il piccolo stava giocando in giardino nella sua casa di Zelarino, nel Veneziano, all’improvviso si è accasciato a terra.

I familiari, sotto choc, hanno chiamato il 118. I medici del Suem di Mestre, arrivati sul posto in pochi attimi, hanno iniziato le manovre per la rianimazione. Michele era in arresto cardiaco, e il personale sanitario ha provato in tutti i modi a ripristinare il battito. La difficoltà nell’intubarlo ha fatto intuire ai medici cosa fosse accaduto: la vite di metallo in mezzo alla trachea gli impediva infatti qualsiasi forma di ossigenazione. Grazie ai massaggi cardiaci praticati, l’oggetto è risalito e i medici sono riusciti a rimuoverlo.

Ma le lesioni riportate dalla vite sono risultate troppo gravi e i medici della Pediatria di Padova, dove era stato trasferito dall’Angelo, non hanno potuto far nulla per salvargli la vita.