Veniva emarginata, insultata, umiliata, chiamata “ebola” anziché col proprio nome.

Ogni giornata trascorsa in aula era diventata per una 13enne di Latina un vero e proprio inferno, tanto che per evitare il più possibile i bulli arrivava a scuola appositamente in ritardo.

I compagni della ragazzina, ora tutti indagati per istigazione al suicidio, come riporta Rainews, avevano creato una chat in cui si davano indicazioni a vicenda su come comportarsi con la povera ragazzina. “Evitatela, passatele accanto ma senza toccarla. Chi la tocca muore ed esce dal gruppo”, scrivevano.

A raccontare di questa chat diabolica alla 13enne una delle partecipanti, stanca del comportamento di tutti gli altri, che ha deciso di uscire dal gruppo e dire la verità. La denuncia è partita dalla mamma della vittima.

Come riporta Leggo, queste chat verranno acquisite dalla Procura di Roma, che ha aperto un procedimento contro 12 ragazzi e 3 ragazze, praticamente tutta la classe.