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Ancora tensioni nella maggioranza di governo con Luigi Di Maio che accusa la Lega di aver spaccato la maggioranza dopo che i parlamentari del Carroccio hanno dato l'ok all'elargizione di nuovi fondi per salvare Radio Radicale. Gli uomini di Salvini si sono così trovati in accordo con l'opposizione suscitando la reazione del capo politico del Movimento 5 Stelle.
"Oggi la maggioranza di governo si è spaccata, per la prima volta - scrive Di Maio su Facebook -. È stato così, è inutile nasconderlo. Si è spaccata su una proposta presentata dai renziani del Pd che prevede di regalare altri 3 milioni di euro di soldi pubblici, soldi delle vostre tasse, a Radio Radicale".
"La Lega ha votato a favore (insieme a Forza Italia) - prosegue il ministro del Lavoro -, con mia grande sorpresa. Il MoVimento 5 Stelle ha ovviamente votato contro! Negli anni sono stati dati circa 250milioni di euro di soldi pubblici a Radio Radicale, che è una radio privata. Ripeto: 250 milioni di euro di soldi pubblici!!! Eppure, non si sa come, Radio Radicale oggi dice che gliene servono altri".
"In questi casi chi fa politica dovrebbe farsi alcune domande: dove sono finiti questi 250milioni? Che ci hanno fatto? Perché sono stati dati tutti questi soldi a un’azienda privata? E invece no. Invece siamo arrivati al paradosso secondo cui, dopo aver stanziato nuovamente per il 2019 ben 9 milioni di euro (già questo per noi è assurdo), oggi il Pd ne ha persino chiesti altri 3 (4 milioni anche per il 2020)".
Il vicepremier prosegue: "E tutti i partiti, compresa la Lega, gli hanno detto di sì, hanno votato per regalare altri soldi delle vostre tasse a una radio privata. Secondo noi è una cosa gravissima, di cui anche la Lega dovrà rispondere davanti ai cittadini. Sono franco: dovrà spiegare perché ha appoggiato questa indecente proposta del Pd! Dopo di che si va avanti, perché siamo persone serie, ma è giusto che i cittadini sappiano che troverete 3 milioni di euro in più delle vostre tasse donati a Radio Radicale, una radio privata che ospita giornalisti con stipendi da capogiro di anche 100mila euro l’anno. Tutti pagati con i vostri e i nostri soldi, da sempre.
"Il MoVimento 5 Stelle - conclude Di Maio - avrebbe voluto mettere fine a questa indecenza. I partiti si sono messi di traverso. Ora avete tutte le informazioni del caso. Fatevi la vostra idea. Un saluto a tutte le radio italiane che ogni giorno, con sacrifici e grandi difficoltà, si danno da fare - senza soldi pubblici - per offrire un servizio importante e pluralista all’Italia!".