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Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si mostra soddisfatto dei risultati ottenuti grazie al nuovo Codice della strada, affermando che le misure adottate hanno contribuito a salvare vite anche durante il periodo di Capodanno. Secondo lui, l'ultimo giorno dell'anno ha registrato un calo significativo degli incidenti, passando da 482 a 429.
Inoltre, Salvini sottolinea che nei primi 15 giorni di applicazione della nuova normativa, il numero di decessi a seguito di incidenti stradali è diminuito del 25%, passando da 67 a 50 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il ministro sostiene che le critiche mosse non hanno avuto alcun impatto, evidenziando che il principale obiettivo è stato raggiunto: salvare vite umane, un dovere fondamentale per chi ricopre la sua carica istituzionale.
Tuttavia, nonostante l'ottimismo del ministro, l'Associazione sostenitori polizia stradale (Asaps) contesta la sua visione positiva riguardo alla diminuzione degli incidenti stradali mortali in Italia a seguito dell'implementazione della riforma del Codice della strada. Secondo il presidente dell'Asaps, Giordano Bisenzi, i dati presentati dal ministro riguardano solo una parte degli incidenti, quelli registrati da Polstrada e Carabinieri, che rappresentano appena il 34% dei casi con lesioni. Il restante 66% degli incidenti è invece rilevato dalle Polizie municipali, e purtroppo, questi numeri rimangono invariati rispetto all'anno precedente.
"Dalla nostra analisi - dice - risulta invece che sulle strade italiane sono morte almeno 111 persone, più del doppio". Per l'associazione, includendo anche i dati relativi alle giornate di fine anno, dal 14 dicembre 2024 - data di entrata in vigore delle modifiche al Codice della strada - fino all'1 gennaio 2025 compreso, le morti ricavabili da fonti pubbliche sono state 134 in 125 incidenti mortali. Nello stesso periodo del 2023 le morti su strada rilevabili da fonte pubbliche erano state 131 in 115 collisioni mortali. In conclusione, "dal 14 dicembre all'1 gennaio sulle strade italiane purtroppo si continua a morire come nello stesso periodo del 2023", commenta il presidente dell'Asaps, insieme a Stefano Guarnieri, presidente dell'Associazione Lorenzo Guarnieri. E aggiungono che la valutazione di un provvedimento normativo "non può essere fatta in un periodo così limitato di tempo e con dati incompleti, ma dovrebbe avere un monitoraggio più lungo, continuo nel tempo e con dati affidabili".
Durante la notte di Capodanno, un totale di 27.200 pattuglie della Polizia stradale e dei Carabinieri sono state dispiegate su tutto il territorio nazionale, come riportano i dati del Viminale e del ministero delle Infrastrutture. Queste forze dell'ordine hanno effettuato controlli approfonditi, rilevando numerose violazioni al Codice della strada. Tra queste, spiccano 4.134 casi di superamento dei limiti di velocità, 538 casi di mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e 153 casi di utilizzo scorretto del cellulare mentre si guida. Complessivamente, sono stati decurtati 22.127 punti dalle patenti di guida e 357 patenti sono state ritirate come conseguenza delle infrazioni riscontrate, "Un ringraziamento alle forze dell'ordine ", si congratula il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
L'ottimismo di Salvini viene invece criticato dall'opposizione. "Chiediamo che il governo si faccia carico di interrompere questa cinica propaganda sulla pelle delle vittime della strada", dice Francesca Ghirra di Avs. Per l'esponente di Azione Alessio D'Amato "sarebbe bene che su un tema così delicato non si giochi con la propaganda. La valutazione degli effetti di un provvedimento necessita di tempi giusti e di una metodologia affidabile. Certo è che il nuovo Codice della strada non punta sulla prevenzione e sul potenziamento delle infrastrutture".
"Il ministro Salvini piega anche la tragedia delle morti sulla strada alla propria propaganda", accusa Andrea Casu (Pd). Mentre l'associazione Coscioni fa notare che le 27.200 pattuglie "sguinzagliate in giro per l'Italia hanno fermato 8 persone ritenute in guida sotto l'influenza di stupefacenti: non un successo".