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Il Molise era stata fino ad alcuni giorni fa una regione virtuosa con poco più di 300 casi di contagio e 22 decessi, contenendo l’espansione dell’epidemia di coronavirus. Poi però, all'improvviso, un nuovo focolaio è esploso portando alla scoperta di 72 infetti in meno di dieci giorni tra la comunità Rom di Campobasso.
Come riportato dal Corriere della Sera, ricostruendo gli spostamenti dei contagiati è emerso che tutti avevano partecipato il 30 aprile scorso al funerale di un componente della comunità. Così è scoppiata la polemica che ha travolto il sindaco M5s Roberto Gravina, il quale aveva autorizzato il rito. Il funerale è stato celebrato il 30 aprile, quando ancora non era ancora partita la Fase 2 e alle esequie potevano prendere parte solo i familiari stretti del defunto.
Nonostante il primo cittadino sostenga che i presenti non erano più di una decina, sui social hanno iniziato a circolare filmati che mostrerebbero una realtà diversa. I presenti al funerale sarebbero stati molti di più: una trentina solo le persone identificate dalla Questura.
C'è grande preoccupazione nella comunità dal momento in cui, dietro le 72 persone sintomatiche, potrebbero nascondersi molti altri casi di contagiati asintomatici.