PHOTO
Due giovani vite spezzate, due comunità in lutto e una società che continua a fare i conti con l’orrore dei femminicidi. Oggi si celebrano i funerali di Sara Campanella e Ilaria Sula, uccise in due episodi distinti che hanno scosso profondamente l’opinione pubblica.
Sara Campanella è stata uccisa il 31 marzo a Messina dal collega di università Stefano Argentino, reo confesso dell'omicidio. L'autopsia sul corpo della ragazza ha accertato che Sara ha ricevuto 5 coltellate tra schiena e collo, una delle quali, letale, alla giugulare e una che ha perforato il polmone.
Sara era una ragazza solare, determinata e brillante. Studiava Tecniche di Laboratorio Biomedico a Messina, dove inseguiva con passione il sogno di lavorare nella sanità. Aveva solo 22 anni, ma già mostrava una forza e una dedizione che la rendevano speciale agli occhi di chi la conosceva. Cresciuta a Misilmeri, era molto legata alla sua famiglia, in particolare alla mamma, insegnante molto conosciuta nel territorio. La notizia della sua tragica scomparsa ha sconvolto l’intera comunità. “Un gesto violento e brutale l’ha portata via”, aveva scritto il sindaco Rizzolo in un messaggio colmo di dolore.
L'ultimo saluto a Sara sarà dato questa mattina alle 10:30 nella chiesa di San Giovanni Battista di Misilmeri.
Anche Ilaria Sula aveva 22 anni. Era una studentessa di Statistica all’Università La Sapienza di Roma. Originaria di Terni, aveva lasciato il segno nella sua comunità per il suo sorriso contagioso e la sua gentilezza. Il 25 marzo scorso, la sua vita è stata tragicamente interrotta dall’ex fidanzato, Mark Antony Samson, reo confesso dell’omicidio, che ha sostenuto di aver fatto tutto da solo.
Il corpo di Ilaria è stato ritrovato il 2 aprile in una valigia abbandonata in un dirupo nelle campagne di Campagnano Prenestino, alle porte della capitale. Secondo l’esame autoptico Ilaria è stata colpita con tre coltellate al collo, che hanno provocato un violento shock emorragico che ha portato alla morte in pochi minuti. Anche i genitori del giovane sono stati interrogati in questura, poiché si trovavano in casa al momento dell'omicidio.
Oggi, alle 14, la città di Terni si fermerà per darle l’ultimo saluto, con il sindaco che ha proclamato il lutto cittadino.