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Ventidue anni dopo la strage di Novi Ligure, quando insieme alla fidanzata Erika Di Nardo massacrò con 97 coltellate la madre di lei, Susy Cassini, e il fratellino Gianluca di 11 anni, Omar Favaro è di nuovo sotto accusa.
Il 40enne è accusato di violenza sessuale e di maltrattamenti nei confronti della donna che ha sposato dopo essere uscito dal carcere nel 2011. A dare la notizia è Repubblica che riferisce di “minacce di morte, botte, soprusi fisici e psicologici”, un clima di “costante paura” che Favaro avrebbe inflitto alla moglie e anche a sua figlia: “Ti sfregio la faccia con l’acido, ti mando su una sedia a rotelle, ti faccio la festa, non esci viva da qui”, sono alcune delle minacce che avrebbe rivolto alla compagna intimandole di non parlarne con nessuno. La donna ha infine scelto di separarsi da lui.
La Procura di Ivrea ha chiesto una misura cautelare nei confronti di Favaro, il divieto di avvicinamento, ma il giudice ha respinto la richiesta perché, con la separazione, sarebbe caduta l’attualità del pericolo. La pm Valentina Bossi e la procuratrice capo di Ivrea Gabriella Viglione non sono però d’accordo e così hanno fatto appello contro il rifiuto della misura. Il tribunale del riesame di Torino dovrà dare la valutazione finale sui rischi che corrono la donna e sua figlia.