La variante Omicron avanza rapidamente in Italia (il 3 gennaio era all'81%). Delta è già sotto il 10% in 4 Regioni: oltre alla Basilicata, succede in Molise dove Omicron è al 97,8% e Delta al 2,2%, in Umbria dove è scesa al 6,7% e Omicron è a quota 93,3%, in Puglia dove Omicron è al 91,9% e Delta all'8,1%. In Sardegna è all'83,3%.

Ma è possibile riprendere la stessa variante di Covid-19 subito dopo essere guariti?

Il Corriere della Sera lo ha chiesto a due esperti.

Mario Clerici, docente di Immunologia all’Università Statale di Milano tranquillizza: “Direi di no perché la risposta immune, con anticorpi e con linfociti T, è potente e specifica per il virus con cui si viene a contatto, quindi ritengo molto improbabile una nuova infezione da Omicron, se effettivamente si è stati contagiati da Omicron. Si potrà invece contrarre un’infezione da un’altra variante, magari Delta o qualche nuovo ceppo mutato che potrà emergere nei prossimi mesi, scenario piuttosto probabile finché il virus continuerà a circolare”.

“La storia dell’immunologia – continua l’esperto - ci dice che è quasi impossibile contagiarsi con la stessa variante, per questo non esistono studi specifici sul tema. Sars-CoV-2 non è come il morbillo che non muta. Chi si ammala di morbillo o si vaccina non andrà più incontro alla malattia. Con il Covid, come in generale con i virus respiratori, le cose sono diverse perché non c’è immunità sterilizzante. Tuttavia, anche con il passare del tempo, pur con un calo di anticorpi specifici su Omicron, resteranno in circolo i linfociti T che ci proteggeranno dalla malattia: qualcuno potrà forse contagiarsi di nuovo con Omicron a distanza di tempo ma, grazie al lavoro delle cellule T, senza accorgersene e senza alcun cenno di malattia”.

Dello stesso avviso è il virologo Fabrizio Pregliasco: “Ritengo improbabile riammalarsi di Omicron, almeno sul breve periodo e vorrei tranquillizzare chi si è appena contagiato che non andrà incontro a una nuova infezione con lo stesso ceppo. Il coronavirus non dà protezione sul lungo termine, per questo anche il vaccino, creato sul ceppo di Wuhan, zoppica un po’. Come succede con l’influenza magari tra uno o due anni sarà possibile riprendere il Covid, che non sarà più Omicron perché nel frattempo sarà mutato, dal momento che Sars CoV-2 è instabile. Il 3% dei casi attuali sono persone che si erano contagiate nella prima ondata: è passato del tempo e la maggior parte dei contagiati della prima ora è rimasto protetto anche da Omicron perché statisticamente resta una buona risposta immunitaria a lungo termine”:

Dunque: se mi contagio con una variante, è possibile che mi contagi con un’altra variante, ma è altamente improbabile che mi ricontagi, almeno in tempi stretti, con la stessa variante.