Tre ragazzini padovani tra gli 11 e i 13 anni, di rientro dal campo estivo organizzato dalla parrocchia di Sant’Antonino da Padova, hanno raccontato ai propri genitori di essere stati picchiati e maltrattati  dai loro accompagnatori, ragazzi di 15 e 17 anni.

I genitori sono subito andati a denunciare la cosa al parroco, che ha quasi sminuito l’accaduto affermando che l’animatore ha sbagliato, ma i ragazzi l’avevano esasperato.

Le punizioni erano iniziate sin da subito con il sequestro dei cellulari ai bambini, che non potevano chiamare nemmeno i loro genitori, e hanno raccontato poi loro di spintoni sulle ortiche,  di essere stati strattonati per i capelli e infine di essere stati picchiati con una doga di un letto, che loro stessi avevano rotto.

I colpi sarebbero stati inferti su schiena e gambe, uno dei ragazzini, ha dichiarato un genitore, è stato colpito talmente forte al petto, che aveva difficoltà a respirare. Il ragazzino di 12 anni sarebbe stato accompagnato all’ospedale, per le lesioni riportate a gambe e torace. Per lui una prognosi di 4 giorni.

Al campo estivo hanno preso parte una trentina di ragazzini, per quella che doveva essere un’esperienza di divertimento e svago, per cogliere al meglio il valore dello stare in gruppo. Ma non è stato così. I genitori si sono rivolti ai carabinieri dopo che il parroco ha detto loro che erano state impartite delle punizioni in quanto troppo maleducati, ma era esagerato parlare di bastonate.