Tra i due colloqui avuti ieri alla Farnesina e in via Arenula, Roberto Salis è rimasto particolarmente deluso da quello con il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Fa finta di nulla, è stato oggettivamente sordo per tutta la detenzione di Ilaria", ha detto all'ANSA il padre della 39enne attivista di origini sarde detenuta a Budapest.

"Su tutto quello che è successo in carcere, dalle cimici alle catene, Nordio non ha nessuna responsabilità, mentre ne ha eccome il ministero diretto da Tajani. Io non posso sapere se lui sapeva o meno delle condizioni di Ilaria ma è il capo del ministero degli Esteri e quindi se ne assume le responsabilità", aggiunge.

Anche la mancanza della disponibilità dell'ambasciata, prosegue Roberto Salis, "è responsabilità di Tajani" mentre entrambi hanno ricordato che ci sono 2.500 detenuti italiani all'estero: "E se non si fa nulla diventeranno 5000 - attacca - e poi bisogna vedere quanti sono ai cautelari e anche qual è la differenza tra la pena in Italia e all'estero: nel caso di Ilaria è 24 anni e zero...".

Era andata meglio con il presidente del Senato Ignazio La Russa che "aveva un altro piglio, probabilmente anche in virtù della sua professione, e mi sembrava ritenesse accettabile la soluzione in ambasciata".