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Aveva assoldato un criminale per picchiare il figlio, uno stimato chirurgo oggi 43enne, poiché quest'ultimo, omosessuale, si era fatto immortalare al mare in Francia insieme a un noto attore. Ma era stato lo stesso bandito, un romeno, nell'aprile 2017, a capire, dopo un paio di settimane di pedinamenti, che quell'uomo non era un poco di buono ("un delinquente") come lo aveva descritto suo padre e non meritava quella punizione ("devi spezzargli le mani"). Così i due, vittima e carnefice designati, avevano organizzato una messinscena in cui simulavano il pestaggio, facendosi fotografare. Avute le immagini, il padre aveva così pagato la ricompensa al picchiatore.
La vicenda si è conclusa ieri, martedì 15 dicembre 2020, davanti al giudice Ludovico Morello. L'imputato, un professionista 75enne residente in cintura (sulla vicenda avevano proceduto i carabinieri della stazione di Orbassano), ha patteggiato una pena di due anni per atti persecutori e lesioni aggravate e non dovrà risarcire le vittime. Insieme al figlio, infatti, gli sono state contestate una serie di angherie nei confronti dell'ex moglie (tra queste anche l'avere staccato la caldaia per costringerla a lavarsi con l'acqua fredda), che si era poi separata da lui dopo 42 anni di matrimonio. Il figlio aveva trovato il coraggio di denunciarlo soltanto nel maggio 2018, stanco delle persecuzioni che lui (che il padre chiamava costantemente "finocchio"), il suo compagno (a sua volta in un'occasione picchiato da uno sconosciuto) e sua madre avevano dovuto subire quotidianamente.
(Fonte Torino Today)