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“Avrebbe dato burro scaduto ai bambini alla mensa scolastica per 11 giorni”: è un dato che emerge dall’inchiesta su Daniela Lo Verde, preside antimafia dell’istituto Falcone nel quartiere Zen di Palermo, arrestata venerdì scorso per peculato e corruzione. Lo riporta TgCom 24.
Inoltre, come informa Repubblica Palermo, una collaboratrice scolastica sua complice avrebbe cancellato la data di scadenza dall’alimento.
La preside è stata ripresa dalle telecamere installate dai Carabinieri mentre faceva razzia di cibo alla mensa scolastica e di computer e tablet destinati agli studenti e acquistati con i fondi europei, per portarsi tutto a casa propria.
Ora è emerso, che durante la preparazione di un pasto per la mensa lo scorso 31 agosto, lo staff si è accorto che mancava il burro, così è andato a prenderlo dal frigo dell'ufficio della preside.
"Vuoi vedere se questo burro è scaduto?", diceva lei, secondo quanto emerge dalle intercettazioni e riporta TgCom 24, "Sì, 20 agosto.. è perfetto", rispondeva una collaboratrice. "Si può usare", concludeva così la dirigente.
"Spero che non lo vede", aggiungeva poi la collaboratrice, riferendosi alla professoressa che gestiva il progetto. "Esatto, ma guarda glielo apro io.. prendi il burro, eccolo", rispondeva ridendo un'altra donna.
"Abbiamo cancellato la data di scadenza del burro", diceva poi la preside al suo vice, Daniele Agosta, ora ai domiciliari. Quest'ultimo a sua volta rideva e diceva: "La professoressa vi denuncia". "Esatto", chiosava la preside.