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Il padre di Filippo Turetta, Davide, è tornato a parlare dell'omicidio compiuto dal figlio ai danni della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. "Non è uno che uccide a mano armata, gli è saltato l'embolo. Forse voleva sequestrarla per impedirle di laurearsi", ha detto Nicola Turetta in una lunga intervista a Chi l'ha visto?.
Turetta senior ha spiegato: "Io ho pensato che volesse sequestrarla, rapirla per non darle la soddisfazione di laurearsi e dopo lasciarla. Purtroppo le cose sono peggiorate, forse voleva farle paura poi la cosa è precipitata e a lui è saltato l'embolo".
"Ci sono degli aspetti di questa tragedia che vanno visti in una chiave un po' diversa, cioè non è uno che ha ucciso a mano armata, non so. So che Giulia andava fuori con lui tranquillamente, fino a quel sabato so che non le ha toccato neanche un capello. Quindi lei era tranquilla quando usciva, lei non aveva questi timori", ha aggiunto.
"Non è una cosa razionale, una persona che ami, che porti a casa... un bene così non può sfociare in una tragedia del genere", ha aggiunto Nicola Turetta. "Ha ucciso il suo angelo praticamente, quella che lui amava. E' un ragazzo che comunque a 21 anni è un bambino, io non lo so, sono fragili. Anche io avevo le mie crisi ma questi ragazzi mi sembra che appena gli togli qualcosa crollano oppure fanno questi atti così violenti. Qui entriamo nel ramo della psicologia e io non lo so, bisognerebbe capire come aiutarli a uscire quando hanno queste cose".