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Papa Francesco punta il dito contro una pratica che vede "donne quasi sempre povere sfruttate e bambini trattati come merce", e definisce la pornografia "un problema di salute pubblica". "La dignità dell’uomo e della donna è minacciata anche dalla pratica inumana e sempre più diffusa dell’utero in affitto', in cui le donne, quasi sempre povere, sono sfruttate, e i bambini sono trattati come merce".
Sono le parole del pontefice in un passaggio del discorso rivolto alla Federazione delle Associazioni familiari cattoliche in Europa, ricevuta in udienza, in occasione dei 25 anni dalla fondazione. Il Santo Padre definisce la pornografia "una piaga", è "diffusa ormai ovunque tramite la Rete: va denunciata come un attacco permanente alla dignità dell’uomo e della donna".
"Si tratta non soltanto di proteggere i bambini, compito urgente delle autorità e di noi tutti, ma anche di dichiarare la pornografia come una minaccia per la salute pubblica", ha sottolineato. "Le reti di famiglie - ha concluso -, in cooperazione con la scuola e le comunità locali, sono fondamentali per prevenire, per combattere questa piaga, sanando le ferite di chi è nel vortice della dipendenza".