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“Adesso incominciano a comandare le donne qui dentro!”. E’ la battuta che il Papa ha fatto - dopo avere salutato la “vicegovernatrice” del Vaticano - ricevendo in udienza gli astronomi che hanno preso parte al Convegno Specola Vaticana in memoria di George Lemaître.
"Sia la scienza sia la fede, per un credente, hanno la stessa matrice nella Verità assoluta di Dio. Il suo cammino di fede lo conduce alla consapevolezza che creazione e big-bang sono due realtà distinte, e che il Dio in cui crede non può essere un oggetto facilmente categorizzabile dalla ragione umana, ma è il 'Dio nascosto', che rimane sempre in una dimensione di mistero, non totalmente comprensibile”, il monito di Bergoglio che ha esortato ad operare in maniera tale che la scienza sia al servizio dell’uomo.
"La libertà e la mancanza di condizionamenti, di cui state facendo esperienza in questa conferenza, vi possano aiutare a progredire nei vostri campi verso la Verità, che è sicuramente una emanazione della Carità di Dio. Fede e scienza possono essere unite nella carità, se la scienza viene messa al servizio degli uomini e delle donne del nostro tempo, e non distorta a loro danno o addirittura per la loro distruzione", ha osservato.