Era il 20 maggio scorso quando, durante l'Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, incontro tra il Santo Padre ei vescovi della Cei , Papa Francesco si sarebbe espresso sulla questione se ammettere o meno seminaristi gay , posta da qualche porporato, in maniera forse troppo colloquiale .

" Guardate: c'è già un'aria di frociaggine in giro che non fa bene . C'è una cultura odierna dell'omosessualità rispetto alla quale chi ha un orientamento omosessuale è meglio che non sia accolto " in seminario perché " è molto difficile che un ragazzo che ha questa tendenza poi non cada perché vengono pensando che la vita del prete li possa sostenere ma poi cadere nell'esercizio del ministero ". L'espressione, che sarebbe stata confermata dai vescovi, era stata anticipata dal sito Dagospia .

Bergoglio, che già si era espresso con il no all'ingresso in seminario per i preti con tendenze omosessuali, voleva mettere in guardia sull'esporre i giovani al rischio di " cadere ". Una contrarietà, quella del Santo Padre, in controtendenza con il via libera dato lo scorso dicembre alle benedizioni delle coppie omosessuali, anche se al di fuori della liturgia oppure con il dire, due anni fa, ai cattolici Lgbt, “ la Chiesa non vi rifiuta ”.