"Meno male che ho trovato un buco ché devo correre al supermercato!" 

Quante volte ci siamo trovati in questa situazione? Un grande classico italiano, dove si può dire che conta il giusto tempismo... e lo sa bene il capotreno del regionale 2413, partito da Roma Termini e diretto a Campobasso, l’8 aprile 2013. 

"Nulla di strano" direte voi. E allora cosa abbiamo da raccontare? Beh, che il mezzo parcheggiato in questione era proprio il treno su cui stava lavorando! 

Il Corriere della Sera ci riporta un fatto tanto bizzarro quanto curioso, finito addirittura -qualche settimana fa’ come oggetto di una domanda di Flavio Insinna al quiz "L'eredità" in onda su Rai 1.Una volta giunto presso la stazione di Venafro (IS) -riferiscono i pendolari- il convoglio non riprendeva la corsa, nonostante avesse ricevuto l'autorizzazione a proseguire verso Isernia. 

Il macchinista, interrogato sulla questione, ha inizialmente dissimulato appellandosi a “problemi tecnici”. Poi, al crescere dei dubbi dei passeggeri, avrebbe riferito che il capotreno era stato costretto ad abbandonare il treno a causa di un malore. "Non siamo bestie!" avevano ironicamente commentato i pendolari, in apprensione per lo stato di salute del povero capotreno. 

La preoccupazione ha immediatamente lasciato il posto alla rabbia quando, secondo le successive dichiarazioni, "dai vetri del treno si intravede il capotreno che, fischiettando, si incammina con estrema tranquillità verso il vagone di coda portando con sé...la busta della spesa appena fatta nel supermercato limitrofo". 

Il resoconto della surreale giornata dei passeggeri prosegue: in risposta alle loro perplessità, rassicurazioni circa la scarsa influenza dell’episodio ai fini dell’orario. Che, prevedibilmente, non son servite a placare la loro rabbia. "Questo che in se è un banale episodio di malcostume è proprio lo stato in cui versa il nostro servizio ferroviario regionale" hanno amaramente concluso. 

Le Ferrovie dello Stato hanno aperto un'indagine interna. In una nota inviata a "I Fatti del Nuovo Molise" spiegano che "se gli accertamenti confermeranno quanto emerge nella lettera, Trenitalia, che si scusa fin d'ora con i viaggiatori, adotterà nei confronti del capotreno i provvedimenti disciplinari previsti dal contratto di lavoro. L'inadeguato comportamento del capotreno, denunciato nella lettera, non è infatti conforme né agli obblighi che contraddistinguono la sua attività né alla formazione professionale ricevuta".