PHOTO
Lo zio di Silvia Romano, Alberto Fumagalli, è intervenuto a La Zanzara su Radio 24, criticando duramente la scelta del governo di mostrare pubblicamente l'arrivo in Italia della ragazza: "La cosa è stata gestita male da loro quando è scesa dall’aereo. Non dovevano esporla. Almeno lasciatela abbracciarsi nell’intimità in una saletta. Non so se avete notato la passerella con tutti i fotografi come a Cannes, ma cos'è sta stro…a? Ci ha messo tanto a scendere dall'aereo perché lì c'è stata una discussione. Vestita così non andava bene. La discussione ci sarà stata perché non volevano farla scendere conciata così. E poi lei è testarda. Non doveva scendere vestita in quel modo ed in più doveva scendere ed andare subito in una stanzetta per raggiungere la famiglia. Non doveva essere un atto trionfale".
E anora: "Doveva essere una cosa intima, trionfale tra di noi che non la vedevamo da un anno e mezzo". Poi l'uomo ha puntato il dito contro l'ong per cui la Silvia lavorava, 'Africa Milele': "Ma lo sapete che stanno indagando sulla Milele, che non l’aveva registrata Silvia, la Farnesina non sapeva neanche fosse in quel posto. Principianti allo sbaraglio".
E per quanto riguarda la conversione della nipote: "Sono rimasto colpito. Già era un simbolo politico, adesso è diventata un simbolo religioso. Io mi devo sincerare se lei vuole veramente questa cosa. Se tu vuoi bene ad una persona, se mio figlio diventa gay, non posso mica ammazzarlo se diventa gay. Qui è lo stesso discorso. Se è una scelta sua indipendente, fatta volontariamente, io voglio bene a Silvia, cosa faccio…?".
Poi un accenno al presunto matrimonio: "Altra c..ta quella della relazione. Non è incinta e non ha avuto nessuna relazione".