Il giornalista Giampietro Fiore ha confermato con un post sul suo profilo Facebook un'indiscrezione che circolava da mesi. “Da oggi è ufficiale: Parolisi, in carcere per aver ucciso sua moglie Melania, a settembre potrà lasciare il carcere per seguire le lezioni all’università. La notizia è stata confermata nei giorni scorsi dallo stesso Parolisi”.

L’ex caporalmaggiore, poteva uscire dal carcere già mesi fa, ma l'emergenza Covid e il conseguente lockdown hanno rallentato le pratiche. “La notizia è stata confermata dallo stesso Salvatore Parolisi che nei giorni scorsi ha candidamente ammesso di aver avviato la pratica per mettere piede fuori dal carcere – scrive Fiore – Quindi non è più una indiscrezione, ma una certezza: l’ex caporalmaggiore dell’Esercito condannato in via definitiva a venti anni di carcere per l’omicidio di sua moglie, commesso il 18 aprile del 2011, dopo appena nove anni di reclusione potrà usufruire dei permessi per la formazione universitaria”. 

L’ex caporale maggiore dell’Esercito non ha mai confessato l’omicidio professandosi innocente. Gli studi di giurisprudenza nascerebbero proprio dalla sua volontà, una volta in libertà, di cercare di scoprire chi ha ucciso la moglie.

Il fratello di Melania Rea, che insieme alla famiglia ha preso con se la figlia della coppia, commentava qualche tempo fa: “Lui avrà una seconda possibilità per rifarsi una vita. Purtroppo Melania questa possibilità non ce l’avrà mai più e neppure sua figlia Vittoria, condannata per tutta la vita a vivere senza madre e senza padre”. Melania Rea è stata uccisa il 18 aprile 2011, con 35 coltellate, nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo), dove si trovava con la bimba e il marito.