Sembrerebbe una trovata pubblicitaria quella avvenuta a Treviso, in realtà si tratta di una curiosa coincidenza. Anas è un dolce bambino nato la sera del 29 gennaio nell’auto dei suoi genitori; il suo nome, di origini arabe come i genitori, era stato già scelto. Infatti, quel nome che ai più richiama alla memoria l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali (l’agenzia che gestisce tutta la rete del nostro Paese), in realtà significa cordialità, ma anche amico o intimo, dal nome di Anas ibn Malik, uno dei compagni del profeta Maometto. In Italia risultano 2.503 maschi con questo nome e in Francia 8.782. 

I genitori, partiti da Vazzola, non sono riusciti a raggiungere l’ospedale a causa delle forti contrazioni. Capito che il bambino sarebbe nato da un momento all’altro, il papà, in preda al panico e non sapendo cosa fare, ha chiamato la centrale del Suem 118 verso le 22 e, sotto indicazione dei sanitari, ha fermato la macchina e ha prestato il primo soccorso alla moglie. Le ha tenuto la mano e l’ha accompagnata nella fase del travaglio. Nonostante l’ambulanza e l’automedica siano partiti nell’immediato per raggiungere la coppia, al loro arrivo, la testa del neonato era già visibile. Un parto veloce, così come l’espulsione della placenta. E così che il piccolo Anas è nato: in viale Fellissent a Treviso. 

Mamma e figlio adesso si trovano in ottime condizioni nell’ospedale Ca’Foncello di Treviso, nel reparto Ostetricia. Il bimbo pesa poco più di tre chilogrammi.