Secondo le previsioni, oltre 11 milioni di italiani partiranno per concedersi alcuni giorni di svago nel ponte pasquale, ma un numero altrettanto significativo di persone, 5,1 milioni, sarà costretto a lavorare anche durante questo periodo festivo. Il dato emerge da un'elaborazione dell'Ufficio studi Cgia di Mestre (Venezia) su dati Istat.

Un impegno - sottolinea l'associazione - che riguarda tutte quelle persone che lavorano anche nella maggioranza degli altri giorni festivi dell'anno, in settori che non possono chiudere come il turistico, l'informazione, l'intrattenimento, l'agricoltura, il commercio, i trasporti, la sanità, l'industria con produzioni a ciclo continuo e la sicurezza. Di questi, 1,3 milioni sono lavoratori autonomi e gli altri 3,8 sono dipendenti.

Negli ultimi dieci anni, a seguito della liberalizzazione degli orari delle attività commerciali, il numero dei lavoratori impiegati durante le giornate festive è aumentato costantemente. Gli ultimi dati riferiti al 2023 dicono che il 25,8% del totale degli autonomi alza la saracinesca della propria attività anche nei giorni di festa, mentre tra i dipendenti chi si reca al lavoro alla domenica e nelle altre festività è il 20,4%.

Secondo i microdati Istat, il settore dove il numero dei lavoratori dipendenti occupati nei giorni di festa è il più alto riguarda gli alberghi-ristoranti con 785.000 unità. Seguono il comparto della sanità, con 774.500 addetti e il commercio con 689.900 dipendenti. Gli occupati di questi tre settori sono 2.250.000, il 60% dei 3.778.700 dipendenti totali che lavorano nei giorni festivi. I dipendenti tenuti a lavorare anche la domenica sono il 20,4%, percentuale che sale al 70,2% nel settore degli alberghi-ristoranti, al 32% nel commercio, al 25,7% nella Pubblica amministrazione (statali, militari, forze dell'ordine) e il 24,5% nel trasporto.

La regione con più dipendenti che lavorano anche durante le feste comandate è la Lombardia, con 593.600 unità. Seguono il Lazio (465.600), il Veneto (323.400) e l'Emilia Romagna (287.400). Sul totale dei dipendenti, Sardegna e Liguria hanno l'incidenza più elevata con il 26,9%. Seguono l'Abruzzo (24,9%) e il Lazio (24,4%).

Rispetto agli altri paesi europei, l'Italia si posiziona comunque nella parte bassa della classifica tra chi lavora durante le festività: nel 2023 la media dell'Ue a 27 era del 20,6%, con picchi del 38,6% in Olanda, 35,8% a Malta, 35,4% in Finlandia e 32,8% in Danimarca. Al di sotto vi sono la Spagna (19,9%) e Germania (14,6%, il più basso nella Ue).