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La protesta dei pastori sardi per il crollo del prezzo del latte arriva nello scalo di Porto Torres (Sassari), 10 febbraio 2019. Oltre un centinaio di contestatori ha fermato i tir frigo imbarcati a Genova. Gli allevatori hanno fermato un mezzo che trasportava carni suine provenienti dalla Francia e hanno gettato gran parte del carico a terra, chiedendo l'intervento delle autorità sanitarie e denunciando "le pessime condizioni della merce destinata al mercato locale". ANSA/GIAN MARIO SIAS
"Le remunerazioni offerte non sono solo indegne e offensive per i pastori ma anche illegali perché le norme sulla concorrenza vietano 'qualsiasi comportamento del contraente che, abusando della propria maggior forza commerciale, imponga condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose, ivi comprese, ad esempio qualsiasi patto che preveda prezzi particolarmente iniqui o palesemente al di sotto dei costi di produzione'".
A denunciarlo sono i vertici di Coldiretti, sottolineando i contenuti dell'art.62 della legge 1 del 2012 "nato proprio per combattere speculazioni e pratiche sleali".
L'argomento sarà trattato domani dalle 9.30 davanti a Piazza Montecitorio con un delegazione di pastori sardi "ospitata per far conoscere alle Istituzioni nazionali la tragedia del latte di pecora sottopagato alla manifestazione della Coldiretti".