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"C'è un leggero cambiamento nei piani poiché è venuto alla nostra attenzione che i documenti ufficiali per revocare il divieto di viaggio saranno finalizzati domenica a mezzogiorno". L'annuncio è arrivato su Twitter da Patrick Zaki, che inizialmente sarebbe dovuto tornare in Italia domani, ma il suo rientro tarderà qualche giorno. "Stai tranquilla Bologna, arrivo tra un paio di giorni, dobbiamo solo aspettare altri due giorni", ha scritto Zaki.
Il ricercatore avrebbe rifiutato il volo speciale che era stato messo a disposizione dal governo italiano e non intenderebbe incontrare né farsi assistere da autorità dell'esecutivo di Roma.
"È una sua scelta, non lo so. Ho parlato con l'ambasciata. Ritornerà con il volo di linea. A noi interessava liberarlo. Il governo ha lavorato per liberarlo, poi dopo sono sue scelte. Come vuole tornare, torna in Italia. Un cittadino egiziano può partire dal suo Paese come vuole, con lo strumento che vuole. Gli era stata offerta la possibilità ma non è un obbligo. Se lui non vuole, è una sua scelta, senza problemi", ha commentato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
"La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, come sono state fatte e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata. Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza", sono state le parole del portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury.