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Un paziente in attesa da qualche ora per una visita per forti dolori addominali si impossessa improvvisamente della pistola di una guardia giurata e si rivolge, armato, a infermieri e medici dai quali pretende un intervento immediato per le sue condizioni. Per pochi interminabili minuti semina letteralmente il panico prima di essere bloccato.
A ricostruire l’episodio, avvenuto all’Ospedale Villa Betania di Napoli, è Antonio De Palma, Presidente Nazionale del sindacato Nursing Up, che denuncia: “Siamo di fronte ad una escalation di violenze che rischia di trasformarsi in tragedia. E a farne le spese potrebbero essere i nostri infermieri, uomini e donne prima che professionisti, padri e madri, che si trovano nel pieno di un ciclone, che non sembra destinato a placarsi”.
“Cosa sta accadendo? In pochi giorni, prima la giovane infermiera di Castellammare di Stabia presa a pugni che ha perso un dente, poi le minacce, a tre infermiere di turno, di tornare armato da parte di un parente di paziente nella notte tra il 9 e il 10 gennaio ad Avellino, e adesso un cittadino che strappa la pistola dalla fondina di una guardia giurata e scatena il terrore. I pazienti, i loro parenti, ci appare chiaro come il sole, soprattutto nelle ultime settimane, con il picco influenzale e il conseguente surplus di accessi ai pronto soccorsi, e con l’aumento esponenziale dei disagi e dei disservizi in questo delicato settore, sono in preda alla disperazione, ma soprattutto ad azioni che spesso sfociano nella furia cieca e nella follia pura” prosegue De Palma.
“Ospedali in tilt, tempi di attesa anche di oltre 24 ore nelle strutture sanitarie deputate all'urgenza, infermieri che fanno del loro meglio per gestire afflussi in media di oltre 200 cittadini al giorno, alla base una carenza di personale che ormai è come una voragine senza fondo, un buio tunnel senza uscita. Non avevamo mai registrato un tale accanimento nei confronti dei professionisti della salute, non siamo mai stati di fronte ad una tale rabbia da parte dei cittadini, che non può certo essere giustificata dagli ospedali fatiscenti e da disservizi e disorganizzazione all’ordine del giorno. Qui rischia davvero di scapparci la tragedia e dobbiamo evitarlo a tutti i costi” conclude De Palma.