"Ci possiamo aspettare il rallentamento della spesa pensionistica sul Pil solo a partire dal 2036, per l'effetto combinato della scomparsa dei pensionati baby-boomers, l'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita e l'applicazione generalizzata delle regole di calcolo contributivo (da 17,4% al 13,3% nel 2070".

Così la neo presidente di Upb Lilia Cavallari intervenendo alla presentazione della indagine con Inps su Quota 100. E quanto a eventuali nuovi interventi per "ridurre i requisiti di pensionamento" ha sottolineato "dovranno trovare adeguata copertura".

Cavallari ha quindi evidenziato che "nel 2022 la spesa pensionistica è 15,7 del Pil in aumento sul 2021 (16,2%), a circa il 33% della spesa corrente e al 29% della spesa totale" osservando come l’incidenza della spesa sia "aumentata a partire dal 2019 per effetto della contrazione dell'economia per la crisi legata al covid e dei pensionamenti di Quota 100".