Aveva soltanto 22 anni Luana D'Orazio, la giovane mamma di 22 anni morta ieri, 3 maggio, in una fabbrica tessile della provincia di Prato, a Oste di Montemurlo.

In quell’azienda lavorava da circa un anno. Secondo quanto ricostruito è finita dentro l'ingranaggio dell'orditoio, la macchina che permette di preparare la struttura verticale della tela che costituisce la trama del tessuto.

Accanto a lei c'era un collega, girato di spalle: quando si è voltato ha visto quello che era successo, ma ha riferito di "non aver udito grida di aiuto". L'allarme è scattato subito, sul posto arrivati oltre ai vigili, carabinieri e sanitari, ma i soccorsi sono risultati vani. Intervenuti anche i tecnici della Asl Toscana centro: hanno posto sotto sequestro macchinario e circostante area per la verifica dei dispositivi di sicurezza. La magistratura ha disposto l'autopsia.

Una tragedia terribile che ci addolora profondamente la morte per un incidente sul lavoro a prato di un'operaia tessile di appena 23 anni. Un'altra vittima innocente che pesa sulla coscienza di chi non fa rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro. Ora basta!", scrive su twitter il segretario generale della cisl, Luigi Sbarra.

Si tratta del secondo infortunio mortale in un'azienda tessile quest'anno: il 2 febbraio Sabri Jaballah, 23 anni, aveva perso la vita schiacciato da una pressa a Montale. Lo ricordano anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Prato.