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Hanno sfilato indossando pettorine a strisce, qualcuna con un numero appiccicato, come le divise di stracci dei lager nazisti, aggrappati a una corda che richiamava il filo spinato. E' la provocazione messa in scena dai No Green pass di Novara, 31 ottobre 2021. ANSA/L'AZIONE NOVARA
Hanno suscitato un grande clamore le immagini dei manifestanti no green pass vestiti come i prigionieri dei lager a Novara. "Davanti a farneticazioni come quelle di Novara non è possibile invocare la libertà d'espressione garantita dalla Costituzione". Lo dice all'ANSA Noemi Di Segni, presidente dell'Ucei, unione delle comunità ebraiche italiane.
"Paragoni impossibili come quello cui abbiamo assistito costituiscono un assoluto abuso e un'offesa alla Memoria, che non è solo Memoria ebraica ma patrimonio comune di una società e civiltà".
"Come spesso denunciato in questi mesi e anni, un presidio valoriale sempre più a rischio e il cui persistente oltraggio a rischio mette anche il nostro futuro", prosegue la Di Segni.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, si dice "scioccato da chi si richiama ai campi di concentramento. Sono cose fuori dalla grazia di Dio. Non esiste dittatura sanitaria".