Il suo cuore si era fermato alle 21,37. Era il 2 aprile di quindici anni fa quando era stata annunciata la morte di papa Giovanni Paolo II. Se n’era andato dopo una lunga agonia ma in questi anni non è mai stato dimenticato da nessuno. 

Aveva conquistato tutti con la sua umiltà, la sua forza e semplicità. La sua frase “Se sbaglio mi corigerete” resterà indimenticabile esattamente come il cuore grande  e generoso. Papa Wojtyla non aveva mai nascosto la sua malattia che piano piano lo aveva consumato. Un Papa gigante che aveva difeso l'Europa, la aveva aiutata a respirare con due polmoni ,aveva provato a metterla in guardia dagli egoismi tra nazioni ricche e povere, evidenziando ai capi di stato che il capitalismo selvaggio non sarebbe servito a costruire progetti a lunga durata. 

Giovanni Paolo II è morto circondato dal popolo. Il 2 aprile del 2005 piazza san Pietro era invasa di ragazzi che pregavano e cantavano. La luce alla finestra del palazzo apostolico era accesa, quasi volesse accompagnare i suoi amici, i giovani, «le sue sentinelle del mattino», così li chiamava. Poi poco dopo le 21,30 quella luce nella finestra si spense, ma resterà accesa per sempre nei cuori di chi lo ha amato. 

Karol Wojtyla era stato eletto papa il 16 ottobre 1978. Dopo la sua beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo successore Benedetto XVI e viene festeggiato annualmente nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre; nella storia della chiesa, non accadeva da circa un millennio che un papa proclamasse beato il proprio immediato predecessore.

Il 27 aprile 2014, insieme a papa Giovanni XXIII, è stato proclamato santo da papa Francesco. Primo papa non italiano dopo 455 anni e primo pontefice polacco della storia e il primo proveniente da un Paese di lingua slava. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo in assoluto, dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a Pietro apostolo.