Le quote di genere vengono introdotte per garantire una rappresentanza equilibrata nella professione degli psicologi, dove attualmente le donne sono in netta maggioranza rispetto agli uomini. Il Regolamento per la professione psicologica, applicato per la prima volta durante le elezioni per il rinnovo dei Consigli regionali degli ordini, prevede che almeno il 20% delle preferenze vada al genere meno rappresentato. Secondo il presidente del Consiglio nazionale degli ordini degli psicologi, David Lazzari, l'obiettivo è garantire una rappresentanza equa per genere ed età, nonostante la prevalenza femminile non sia vista come un problema, ma come una risorsa.

Lazzari sottolinea che la presenza maggiore di donne nella professione psicologica non è considerata un ostacolo, ma piuttosto un segno positivo di competenza e performance. Sebbene le quote di genere siano accolte positivamente, si ritiene che la presenza femminile sia un valore aggiunto. Negli organismi di vertice, la presenza femminile è in aumento, dimostrando un cambiamento rispetto al passato in cui prevalevano gli uomini. La partecipazione femminile alle elezioni regionali sta crescendo ulteriormente, confermando la tendenza positiva della professione psicologica verso una maggiore diversità di genere.