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Permesso premio per Michele Fusaro, l’uomo che nel dicembre 2007 a Bassano del Grappa rapì Iole Tassitani, la figlia del notaio Luigi, per poi ucciderla e fare a pezzi il corpo.
L’uomo, reo confesso e ora 56enne, era stato condannato a 30 anni. Nei giorni scorsi ha ottenuto un permesso premio. Ha lasciato il carcere Due Palazzi di Padova e, accompagnato dal cappellano don Marco Pozza, ha trascorso qualche ora in una famiglia per poi fare rientro in cella. Il permesso premio deriva dal riconoscimento della buona condotta in carcere ed è un provvedimento una tantum.
“È un brutto colpo” ha detto Luisa Tassitani, sorella di Iole al Corriere del Veneto. “Mi avevano detto che lui era fuori ogni giorno per dieci ore. Sapere che si tratta di un permesso unico mi fa sentire un po' più sollevata ma è comunque dura, durissima”.
La possibilità di ottenere permessi premio per Fusaro si era aperta nel febbraio 2021, quando la Cassazione aveva confermato “sussistenti” nei suoi confronti le condizioni della cosiddetta “collaborazione impossibile”. Ritenendo che l’uomo avesse detto tutto ciò che sapeva sulla vicenda, la Suprema Corte aveva spianato la strada per l’accesso ai permessi premio. Nel novembre 2022, invece, sempre la Cassazione aveva respinto la richiesta di scarcerazione anticipata perché presentata dal diretto interessato, senza il patrocinio di un avvocato.