È un camionista tedesco di 62 anni l'uomo che ha travolto e ucciso l'ex campione del ciclismo Davide Rebellin. Il pirata aveva già commesso altre gravi infrazioni, tra cui un'altra fuga dopo un incidente e una guida in stato di ebbrezza con patente ritirata a Chieti, nel 2014.

I carabinieri sono riusciti a individuarlo ma al momento rimarrà a piede libero perché in Germania non esiste il reato di omicidio stradale.

Gli investigatori sono giunti a identificare l'uomo dopo aver estrapolato una rosa di targhe dalle telecamere di videosorveglianza installate a ridosso della Regionale 11, a Montebello Vicentino. Lì, mercoledì mattina, Rebellin si stava allenando in sella alla sua bici da corsa quando è stato schiacciato dal mezzo pesante.

Secondo quanto ricostruito, poco dopo l'incidente il camion si sarebbe fermato nel piazzale di un locale poco distante. L’autotrasportatore sarebbe addirittura uscito dalla cabina di guida per dare un’occhiata alla carrozzeria, avvicinandosi alla vittima a terra, per poi ripartire senza esitazione.

I militari hanno ascoltato alcuni testimoni avviando immediatamente le ricerche. Quando il quadro si è fatto chiaro, le autorità italiane hanno informato l’Europol. Per l’autotrasportatore le accuse sono di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Sono in corso da parte della Procura di Vicenza tutti gli approfondimenti necessari per ricostruire l'esatta dinamica e le ulteriori azioni da compiere nei confronti del camionista.