Una cellula di estremisti islamici che operava tra l’Italia e i Balcani è stata smantellata dall’Antiterrorismo della Polizia, al termine di una lunga indagine che ha portato all’arresto di tre persone:  due cittadini albanesi, zio e nipote, il primo residente in Albania e l’altro in provincia di Torino, e di un 20enne cittadino italiano di origine marocchina, residente in provincia di Torino. I primi due, Alban ed Elvis Elezi, sono indagati del reato di reclutamento con finalità di terrorismo, il terzo, El Madhi Halili, di apologia di delitti di terrorismo, aggravata dall’uso di internet.

Quest’ultimo sarebbe l'autore del primo documento in italiano dell'Isis, diffuso sul web dal titolo "Stato Islamico, una realta' che vuole comunicare".

Zio e nipote, per reclutare nuovi combattenti e dimostrare loro che era tutto reale ciò che vedevano sul web delle imprese dell'Isis per estendere il Califfato, erano anche venuti in Italia.

I due avevano individuato un aspirante combattente da inviare in Siria, un giovanissimo italo-tunisino residente in provincia di Como, ancora minorenne all'epoca dei primi approcci avvenuti sempre tramite Internet, che, inizialmente titubante, era stato progressivamente convinto ad aderire al Califfato di Abu Bakri Al Baghdadi. Il giovane sara' sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.