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Una valanga di NO al sud Italia e nelle isole, con la Sardegna davanti a tutte le regioni nel rifiuto della riforma costituzionale proposta.
I NO sono stati 19 milioni 25mila 254, pari al 59,95%; i Si' 12 milioni 709mila 536, pari al 40,05%. Su 46.720.943 elettori hanno votato in 31 milioni 997mila 916, affluenza quindi del 68,48%.
La vittoria del SI' c'e' stata in tre sole regioni, tra cui l'Emilia Romagna considerata 'rossa' e dove il margine a favore della riforma costituzionale proposta agli italiani e' stato di appena lo 0,39%, equivalente a 19.492 voti.
E' questa la fotografia - per numeri - del voto referendario, al termine dello scrutinio di tutte le schede votate in Italia, scrutinio ultimato poco dopo le 4 del mattino con la Sicilia l'ultima regione in ordine di tempo ad aver conclusa la conta.
Il SI' ha prevalso in Toscana, con il 52,51% e con un margine del 5,02% sul NO; in Trentino Alto Adige, dove ha ottenuto il 53,87% con un vantaggio del 7,74% sul NO, e - come detto - in Emilia Romagna, con il 50,39%.
Invece il NO ha vinto in Umbria, che e' un'altra regione considerata 'rossa': ha ottenuto il 51,17% contro il 48,83% del SI'. La Sardegna e la Sicilia le regioni dove la vittoria del NO e' stata piu' che netta: nella prima si e' registrato un distacco del 44,44%, nella seconda del 43,16.
Anche in Campania grande distacco a favore del NO: il 37,04%, e in Calabria e' del 34,04%.
In Puglia il NO ha ottenuto il 67,16% contro il 32,84%, con un vantaggio quindi del 34,32; in Basilicata il NO ha avuto il 65,89% contro il 34,11% per il SI', distacco del 31,78%.
Anche in Abruzzo netto successo del No: 64,39% contro il 35,61, quasi ventinove punti; nel Lazio il NO ha prevalso con un vantaggio del 26,64%, mentre in Molise il vantaggio e' stato del 21,56%.
Piu' contenuto il successo del NO nelle Marche, appena sotto il 10%. Al nord Italia, in Piemonte successo del NO con quasi 13 punti di distacco; in Lombardia con quasi undici punti in piu' e in Liguria con quasi venti punti avanti.
E ancora: in Friuli Venezia Giulia quasi 22 punti il vantaggio del NO; in Veneto poco meno del 24% a favore del NO, e in Valle d'Aosta 13 punti e mezzo.