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Giuseppe Di Maggio sabato sera si reca in Largo Cavalieri di Malta, zona Lorenteggio , per consegnare un ordine, con un guadagno da parte sua di 3,77 euro . Citofona, ma ciò che riceve sono minacce verbali, che poi diventano vere e proprie botte, con schiaffi sul casco e spintoni .
Il motivo dell'aggressione? Non aver soddisfatto le richieste del cliente.
" Li tratto sempre alla stessa maniera. Non voglio dire cosa siano questi ", è stato il suo commento. " Ho scelto io di muovermi in quest'area. In centro a Milano ci sono troppi rider per poco lavoro ".
Giuseppe è iscritto al sindacato Uiltucs dal febbraio 2019 ed era stato uno dei protagonisti delle battaglie dei diritti dei rider una bandiera.
" In passato ci sono già stati episodi spiacevoli, ma è la prima volta che si arriva a questi livelli ", ha spiegato Di Maggio.
L'episodio, stando a quanto ha riferito il fattorino, è avvenuto appunto durante la consegna della spesa nella casa di una cliente della piattaforma del delivery, a seguito del suo rifiuto di portare la spesa alla cliente all'ottavo piano . " Di fronte alle mie obiezioni, perché per contratto siamo tenuti solo a consegnarla al piano terra o al limite a lasciarla nell'ascensore, ha iniziato a insultare e ha fatto scendere un uomo che, non appena mi ha visto, ha iniziato a spintonarmi ea colpirmi con schiaffi sul casco. Ho capito subito che la situazione stava degenerando, e così ho lasciato lì la spesa e me ne sono andato. Nel frattempo ho avvisato Deliveroo dell'accaduto, e mi hanno detto che avrebbero dovuto chiudere l'account del cliente. Ancora adesso sono dolorante a causa delle manate sul casco ".
Il rider ha provato di recuperare i dati della persona che lo ha aggredito, per sporgere denuncia alle forze dell’ordine, ma si è trovato davanti a un muro. "L’assistenza di Deliveroo ha negato, per motivi di privacy, ulteriore supporto per far sì che Di Maggio potesse tutelarsi a seguito dell’aggressione".