Si è suicidato con un colpo di pistola alla tesa Guido Conti, il generale dei carabinieri forestali che firmò alcune delle autorizzazioni per l'hotel Rigopiano, distrutto da una valanga la notte del 19 gennaio scorso. La valanga causò 29 vittime e 11 feriti.

E' stato consumato dal rimorso, lo ha raccontato in una delle due lettere lasciate ai familiari. "Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l'albergo, di cui non so nulla, me per l'edificazione del centro benessere".

L'autorizzazione firmata dal Conti era relativa all'ok per la piscina e al rischio frana dell'impianto. Nella lettera l'ufficiale prosegue: "Potevo fare di più? Nel senso potevo scavare e prestare maggiore attenzione in indagini per mettere intoppi o ostacolare quella pratica? Probabilmente no ma avrei potuto creare problemi, fastidi. Vivo con il cruccio". E conclude: "Rigopiano è stato uno dei motivi che mi hanno convinto a lasciare il mio lavoro o a tentare di fare altro o a disinteressarmi di tutto questo. Non vivo, vegeto, facendo finta d'essere vivo".