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Terminato lo sgombero nella ex fabbrica di Penicillina in via Tiburtina, dove questa mattina decine di camionette e di blindati di Polizia e Carabinieri si sono schierati all’ingresso della struttura, dopo che la strada era stata chiusa in direzione Grande raccordo anulare per facilitare le operazioni. Gli agenti del reparto Mobile all'interno del palazzo hanno individuato una quarantina di persone, molti migranti provenienti dall’Africa e alcuni senzatetto italiani.
Secondo quanto riferito da una delle persone identificate, alcuni, saputo dello sgombero imminente, hanno deciso di abbandonare lo stabile occupato già dalle prime ore dell'alba o in alcuni casi anche nei giorni scorsi. Fino ad alcuni mesi fa, per loro stessa ammissione, le persone nell'edificio erano circa 600.
“L'area dell'ex Penicillina è stata riaffidata ai proprietari e sarà vigilata dalle forze dell'ordine al fine di scongiurare eventuali tentativi di occupazione" avverte la Procura.
Il ministro Matteo Salvini arrivato per un sopraluogo nell'edificio è stato contestato da alcuni residenti. Una donna gli ha urlato: “Sciacallo, sciacallo”. “Le persone stanno per strada grazie al tuo decreto. Così crei solo insicurezza e tensione”.
"Orgoglioso di questo intervento di legalità, pulizia e sicurezza atteso da anni", ha commentato il ministro. "Era un punto di spaccio e rifornimento per buona parte della città - spiega - Aggressioni, rapine, accoltellamenti, furti e violenze erano all'ordine del giorno. Le poche decine di persone regolari e realmente bisognose saranno prese in carico dalle istituzioni. I 35 rintracciati questa mattina nella struttura sono stati portati in questura per accertamenti: in caso di irregolarità saranno espulsi. Gli altri sono e saranno individuati, seguiti e identificati ovunque si trovino". "E' un altro giorno all'insegna dell'ordine e della legalità. - conclude il ministro - Nelle prossime settimane sono gia' previsti altri sgomberi a Roma e in tante altre citta' italiane. Dalle parole ai fatti.