Il giudice di Catania Nunzio Sarpietro ha prosciolto l’ex ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona nei confronti di 131 migranti trattenuti a bordo della nave Gregoretti nel porto di Augusta, tra il 27 e il 31 luglio 2019.

La decisione del gup al termine di una lung istruttoria, nel corso della quale sono state ascoltate le testimonianza dello stesso Giuseppe Conte, premier all'epoca dei fatti, degli ex ministri del Conte I Luigi Di Maio, Danilo Toninelli e Elisabetta Trenta, dell’ambasciatore Massari e dell’attuale ministra Luciana Lamorgese che è succeduta a Salvini al Viminale.

La stessa Procura aveva chiesto il non luogo a procedere contro l’ex ministro, confermata in aula dal pubblico ministero Andrea Bonomo nell’ultimo intervento: "Salvini non ha violato alcuna convenzione nazionale e internazionale, le sue scelte sono state condivise dal governo e la sua posizione non integra gli estremi del reato di sequestro di persona perché il fatto non sussiste".

L’accusa era rappresentata dagli avvocati di parte civile, in rappresentanza di alcuni migranti e diverse associazioni.

L’avvocata di Salvini, Giulia Bongiorno, ha sempre sostenuto che "l’azione penale contro Salvini non doveva neppure iniziare, perché il suo è stato un atto politico insindacabile. Per il principio della separazione dei poteri e le decisioni adottate nell’interesse nazionale sono impenetrabili e non possono essere contestate in sede giudiziaria".