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Occhi puntati oggi sulla direzione nazionale del Pd, all'indomani delle contestazioni alla segretaria Elly Schlein per la partecipazione alla manifestazione organizzata a Roma dal Movimento 5 Stelle.
Nella sua relazione introduttiva Schlein ha precisato che “con il M5S siamo alleati, ma c'è una distanza siderale sull'Ucraina” e ha confermato sostegno a Kiev, “anche con aiuti militari”.
“Noi oggi non abbiamo una coalizione e non vinciamo da soli, così come non abbiamo perso da soli. Non pensiamo di essere autosufficienti e abbiamo bisogno di costruire sinergie con le altre forze politiche alternative alla destra” ha poi detto la segretaria dem, commentando anche l’esito delle recenti Amministrative.
“Abbiamo riallacciato il rapporto con tanti mondi attorno a noi. Ora è il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e la nostra agenda per l’Europa. Ho ricevuto un mandato chiaro, ricostruire una identità chiara del partito, che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri” ha detto ancora la Schlein, che ha poi toccato vari temi, dal Pnrr con l’idea di organizzare incontri nei territori alla mobilitazione sull’Autonomia differenziata.
Un passaggio inevitabile sulle polemiche di questi giorni. "Lavoriamo tutti insieme, in maniera corale, serve un'orchestra che suona lo stesso partito. Vanno bene le discussioni e le critiche, ma anche la lealtà sui temi che ci uniscono. Non mi dovrete mai convincere che la segretaria non basta da sola, l'ho detto io fin dall'inizio. Io credo nel gioco di squadra, nella leadership collettiva. A me tocca provare tenervi insieme nella chiarezza della linea politica uscita dal congresso" ha sottolineato la segretaria del Pd.