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"Oggi le Regioni, riunite per realizzare una proposta condivisa da presentare al Governo per il rientro in classe, hanno detto che il Cts deve prendersi le sue responsabilità: "devono dirci loro se con questi numeri dentro le aule gli studenti sono al sicuro".
Inoltre, la proposta che si sta delineando è quella di non fare tamponi al primo giorno, nessuna distinzione tra vaccinati e no, di procedere con la Dad con un contagio nella scuola dell'infanzia, due fino a 11 anni e tre dai 12 anni in poi".
A dirlo è Pacifico, leader del sindacato Anief, secondo il quale "si sta davvero esagerando, l'anno scorso con una curva di contagi dieci volte inferiore si ritornava al 50 per cento a fare la didattica a distanza. Quest'anno con i casi in crescita esponenziale, anche all'estero, considerando che nella vicina Francia abbiamo avuto 300mila nuovi positivi in sole ventiquattro ore, decidiamo che i contatti stretti non contano più nulla. Senza contare che l'obbligo del Green pass per il personale si è rivelato inutile, così come oggi quello sulla vaccinazione dei lavoratori per la sicurezza. E adesso si vogliono imporre protocolli ingestibili", conclude il sindacalista autonomo".