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Anche in Sardegna sono stati moltissimi gli studenti, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, che hanno iniziato l’anno scolastico a settembre 2018, senza avere accanto un docente che li avrebbe accompagnati e aiutati sia durante il percorso di studi che nell’integrarsi col resto della classe.
Ogni anno l’assegnazione dei docenti di sostegno si rivela un problema, e il maggiore è dato dal fatto che nonostante i posti ci siano, mancano i pretendenti al ruolo.
Per capire la dimensione del problema basta dare uno sguardo ai numeri. Nell’anno scolastico 2017\2018, secondo i dati Miur, gli insegnanti per il sostegno nelle scuole italiane erano circa 156mila, uno ogni due alunni. Posti che sono coperti, annualmente, da insegnanti di sostegno che sono spesso precari e non specializzati. Quelli con una formazione ad hoc, infatti, sono pochissimi. È uno dei mali antichi di cui soffre la scuola non sono a livello regionale, ma anche a livello nazionale. Infatti nel 13% delle scuole italiane nessun insegnante per il sostegno ha frequentato un corso specifico, nel 61% delle scuole soltanto alcuni, mentre nei restanti casi (26%) tutti gli insegnanti hanno frequentato almeno un corso.
In linea con il livello di formazione riscontrato dall'Istat, e' stato osservato uno scarso utilizzo della tecnologia da parte degli insegnanti per il sostegno: solo nella metà delle scuole italiane tutti gli insegnanti sono in grado di utilizzare la tecnologia a supporto della didattica inclusiva.
Per l'anno scolastico 2017/2018 sono stati rilevati circa 48mila assistenti all'autonomia e alla comunicazione, 20 per 100 alunni con sostegno. A livello nazionale il rapporto alunno/assistente e' risultato pari a 5,1, nel Mezzogiorno e' salito a 6,5, con punte massime in Campania e Molise, dove ha superato rispettivamente la soglia di 17 e 22 alunni per ogni assistente. La dotazione di assistenti e' risultata in aumento nelle regioni del Centro e del Nord, rispettivamente 4,4 e 4,6, raggiungendo i livelli più alti in Lombardia, nella Provincia Autonoma di Trento e nelle Marche, con un rapporto che non supera la soglia di 3,4 alunni per assistente. "Nel complesso - ha concluso l'Istat - sembra verificarsi un fenomeno compensativo: dove persiste una carenza di figure a supporto degli alunni offerte dagli enti locali, come nel caso del Mezzogiorno, le scuole sopperiscono con un maggior numero di insegnanti per il sostegno".